Sim dati abbandonate costi

Sicuramente sarà capitato a molti di voi e quasi certamente avete provato a risolvere il problema o magari semplicemente avete pagato ugualmente anche se il costo addebitatovi non vi risultava, ma ora la vicenda per fortuna é venuta a galla e sta indagando a fondo anche Agcom. Per ora sembra interessata Vodafone.

Come ha riportato Repubblica.it, si sono verificati casi di sim dati in modalità abbonamento con Vodafone che tanti utenti non hanno più utilizzato perché pensavano si disattivasse in automatico come avviene con le ricaricabili invece non é cosi e quindi state molto attenti perché a volte la disattenzione e la dimenticanza portano brutte sorprese.

In pratica le sim dati in modalità abbonamento che inizialmente avevano una modalità a consumo, a causa di modifiche contrattuali unilaterali (sappiamo ormai che avvengono di continuo) sono passati ad un addebito fisso, anche di 5 euro al mese.

L’operatore, da parte sua, non ci tiene a mantenere in vita sim card attive anche se non utilizzate per cui ha deciso di modificare e addebitare un costo fisso ma avvisando gli utenti di tale modifica, utilizzando i canali in suo possesso associati a quella determinata sim.

Ma giustamente i clienti che non utilizzano più la sim in oggetto, non avranno ricevuto gli avvisi ed ecco la sorpresa: bollette con addebiti di cui non ci si aspettava nulla.

Molti utenti hanno cominciato quindi a segnalare l’evento piuttosto spiacevole e alcuni hanno provveduto a inviare regolare disdetta della sim come un qualsiasi contratto telefonico in abbonamento.

Sulla vicenda, a quanto risulta, già indaga Agcom (Autorità garante delle comunicazioni).

Dalla Vodafone hanno fatto sapere che queste sim inizialmente sono partite con offerte a consumo e solo in seguito sono diventate a costo fisso e di aver avvisato i clienti ma a quanto pare i clienti non hanno ricevuto gli avvisi, magari sempre disattenzione o sottovalutando il problema o semplicemente non hanno ricevuto gli avvisi non utilizzando quella determinata sim card.

Nel caso di un utente che ha inviato la segnalazione, l’avviso sarebbe stato inserito in fattura a marzo, a fronte del primo addebito registrato circa sei mesi dopo, a settembre.

Ma non finisce qui perché gli utenti si lamentano anche della difficoltà della disdetta, per quella sim ormai ritenuta inutile:

Ho scoperto che bisogna chiamare il call center e fare richiesta. Poi loro ti provano a richiamare per conferma, perché devono registrare la telefonata. Ma se perdi quella telefonata, la richiesta si annulla. Nel mio caso è andata così. Ma se considerate che, ormai, quando chiamano i call center si evita di rispondere per non essere tempestati…“, come segnalato a Repubblica.

A questo punto ci si chiede se non sia stato solo l’ennesimo stratagemma dell’operatore per “battere cassa” magari lanciando il sassolino e sperando, come sembra accaduto, che alcuni clienti non notassero il balzello e quindi la vicenda ora risulta poco chiara e su cui si cercherà di fare luce.

La disdetta in questi casi può essere richiesta non solo via call center ma anche via pec a disdette@vodafone.pec.it e con raccomandata cartacea.

Vedremo quindi come andrà a finire anche questa vicenda dai contorni poco chiari e se é interessata solo Vodafone oppure anche gli altri operatori.

A voi é mai accaduta una cosa del genere? Fatecelo sapere. Nel frattempo fate attenzione se avete sim, soprattutto dati, messe da parte da tempo convinti che nulla possa accadere.

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