WiiU

Un pò tutti abbiamo ormai recepito il messaggio che scarse vendite di Wii U sono state amplificate da una campagna marketing sbagliata fin dagli albori della prima presentazione. Wii U non se le cava molto bene sul mercato e quel nome,  che ultimamente risuona nella nostra mente grazie a Super Smah Bros e il nuovo Zelda Musou, è sempre stato il difetto più rilevante della console.

La nuova console di  Nintendo nasce infatti  come il perfetto erede di Wii, una macchina tanto antiquata a livello hardware ma che in termini di vendita è stata la vera vincitrice della scorsa generazione, surclassando Xbox 360 e PS3.

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Ed ecco quindi che fra il 2012 e il 2013 approda sul mercato Wii U, una potentissima console derivata esteticamente da Wii ma la prima macchina ad aver sdoganato definitivamente il full HD in casa Nintendo.

Sin dalla presentazione la comunicazione di Nintendo non fu una delle migliori, quel nome che tanto ricordava il suo predecessore fece molto discutere tanto che dalle prime battute si presumeva fosse una nuova periferica o un rifacimento estetico di Wii. Ricordiamo infatti che i primi leaks erano totalmente incentrati sul Gamepad della console, inizialmente pensato come una sorta di Tablet.

I mesi successivi alla presentazione e al suo conseguente lancio furono un vero disastro. Non si contano i numerosi errori delle catene di vendita o negozi privati, costretti a dover segnalare alla clientela che il nome Wii U faceva riferimento alla console di nuova generazione di Nintendo. Gli stessi giochi scatolati vengono tutt’ora considerati dalla massa come giochi Wii.

Sbagliare proprio nella fase marketing è stato un errore grossolano per Nintendo, ora costretta a dover fare i conti con una console finita al centro del fuoco incrociato di Microsoft e Sony, nonostante proprio quest’ultima sembra stia avendo la meglio in tutto il settore grazie al trio PS4,PS3 e PSvita.

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A confermare quanto sia stata sbagliata la mossa di Nintendo è Dan Adelman, l’ex-“capoccia” della sezione indie. Dan ha infatti accusato a ruota libera la sezione marketing della società, definendo le loro scelte strategiche poco aggressive nei confronti di un Gamepad che poteva dare tanto e di un nome troppo analogo a Wii.

“il valore aggiuntivo del GamePad non è stato giustificato nella giusta maniera, ma il nome Wii U è un errore madornale, penso che solo quello abbia tagliato a metà le vendite”.

Insomma, per quanto Nintendo cerchi di giustificare le proprie mosse, un certo disappunto dell’utenza si è ormai assodato da tempo. Un vero peccato, perche Wii U ha dalla sua parte delle peculiarità davvero interessanti, forse la vera next gen fra tutte le console uscite al momento.

Fonte:  VG247.com

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