La notizia è stata riportata dal Corriere del Mezzogiorno secondo cui potrebbero ammontare a 300 i lavoratori a rischio licenziamento per la società di telecomunicazioni Teleperformance, responsabile sarebbe una clausola inserita nel cosiddetto Decreto Dignità voluta dal vice Premier Luigi Di Maio.
La notizia è scattata all’indomani dell’allarme lanciato dal sindacato Nidl Cgil che in questi giorni ha svolto numerose assemblee all’interno della sede della multinazionale che si occupa di telecomunicazioni.
Il numero dei lavoratori a rischio licenziamento potrebbe salire qualora dovesse saltare nell’immediato anche la commessa per il call center di Iliad anche se questa prospettiva non sembra imminente.
La platea dei lavoratori a rischio sale a circa 300 se valutiamo i contratti in scadenza – ha spiegato Daniele Simon, segretario del Nidil Cgil di Taranto – contratti che superata la soglia dei quattro rinnovi, secondo il recente decreto dignità voluto dal ministro e vice presidente del Consiglio, Di Maio, potrebbe di fatto aprire la strada ad una temibile stagione tritacarne.
Nidil Cgil ipotizza quindi che il 31 ottobre i lavoratori potrebbero tornare davanti ai cancelli di Teleperformance ma questa volta il grido d’allarme potrebbe espandersi fino ai lavoratori con contratto non precario. Le ripercussioni potrebbero riguardare anche loro – ha continuato Simon – perché la fuoriuscita di questo personale potrebbe causare subito la perdita della commessa Iliad e ridurre di circa il 50 per cento il flusso delle chiamate. Un ulteriore rischio che il sito di Taranto non può permettersi. All’iniziativa di protesta dei lavoratori di Teleperformance sono invitati tutti i rappresentanti istituzionali del territorio, nonché tutti i parlamentari tarantini.
Al momento comunque il servizio clienti 177 di Iliad non dovrebbe risentirne visto anche il numero di call center messi a disposizione ma si spera che la situazione diventi meno grave del previsto.
Teleperformance è un’azienda francese che fornisce servizi vari di telecomunicazioni tra cui call center per tariffe e servizi telefonici, riscossione tributi e social media.