Nintendo Switch accoglie Resident Evil 7, ma questo grazie alla potenza del cloud

Richiesto a gran voce da tutti gli appassionati, Resident Evil 7 arriverà ufficialmente questa settimana, per l’esattezza il 24 Maggio, su Nintendo Switch.

Non si tratterà tuttavia di una release nel senso più tradizionale del termine, e neanche di porting a tutti gli effetti, ma piuttosto un videogioco in Cloud che per essere fruito richiederà una connessione online molto stabile.

Che cosa significa quindi? Nessuna distribuzione tradizionale, a partire dal 24 Maggio sul Nintendo eShop giapponeseverrà rilasciato un client dal peso di appena 50 Mb, il quale, una volta avviato, richiederà una sottoscrizione dal costo di 2000 Yen per giocare in streaming Resident Evil 7.

La sottoscrizione avrà la durata di 180 giorni, ma garantirà l’accesso a tutti i contenuti aggiuntivi, oltre al gioco completo. Il servizio permetterà inoltre di testare la connessione, e quindi le relative prestazioni del gioco in base al segnale, con una prova gratuita dalla durata di circa 15 minuti.

Inutile anche solo ribadirlo: giocare Resident Evil 7 in streaming richiederà una connessione alla rete parecchio veloce se si vogliono ottenere delle perfomance ottimali. Non è certamente la prima volta inoltre che un publisher cerca di aggirare i limiti di una macchina sfruttando la potenza del cloud gaming.

Ricordiamo infatti l’uscita, sempre in Giappone, di Dragon Quest X per Nintendo 3DS, o il più recente Phantasy Star Online 2 per Nintendo Switch. Il cloud gaming è uno dei tanti possibili futuri per l’evoluzione dell’intrattenimento digitale casalingo, basti vedere il servizio di GeForce Now di Nvidia Shield, che propone un catalogo in costante aggiornamento con titoli vecchi e nuovi, tutti interamente e unicamente giocabili in streaming previa sottoscrizione mensile.

Anche Sony negli Stati Uniti e altre parti del mondo ha lanciato un servizio analogo chiamato Playstation Now, che permette di accedere ad una piattaforma di titoli a noleggio giocabili in streaming su tutte le console principali dell’azienda come Playstation VITA, e Playstation 4.

Per quanto la scelta di CAPCOM ammortizzi i costi di sviluppo necessari a realizzare un porting specificamente pensato per Nintendo Switch, entrano in gioco diversi fattori potenzialmente positivi e negativi per questo tipo di operazione.

Positivi:

Grazie al cloud gaming gli sviluppatori avranno l’opportunità di proporre la versione PC a dettagli massimi su Nintendo Switch senza doversi rimboccare le maniche per l’adattamento del titolo sulla console, il cui hardware resta comunque inferiore rispetto a Playstation 4 e Xbox One. Eventuali prestazioni come risoluzione e framerate verrebbero lasciato direttamente alla velocità della connessione a disposizione degli utenti. I più fortunati, con una banda larga ottimale potrebbero quindi ritrovarsi fra le mani non solo un Resident Evil 7 portatile, ma potenzialmente anche la versione migliore tra le tre, al pari con quella PC. Infine, date le problematiche di capienza di Switch, i giocatori non dovranno preoccuparsi di archiviare un voluminoso quantitativo di dati sulla console.

Negativi:

L’uscita al momento riguarda esclusivamente il mercato giapponese, e al momento sembra piuttosto difficile una release anche in altri territori. Si tratta inoltre di un modello distributivo molto poco polare in occidente, ma anche poco appetibile per gli utenti se consideriamo che la sottoscrizione pari a circa 15/20 Euro avrà comunque una durata di 180 giorni. Un valore poco meno superiore a quello che è attualmente il prezzo delle altre versioni console e PC qui in occidente.

Anche solo la curiosità di poter provare Resident Evil 7 su Switch, dall’occidente, resta un grosso punto interrogativo al momento. Non è chiaro se l’accesso ai server per lo streaming avrà un blocco per gli IP internazioni, ma considerando i trascorsi di CAPCOM con Monster Hunter Online e Dragon’s Dogma Online non escludiamo affatto questa possibilità.