Le ambizioni di No Man’s Sky e il fascino di Metroid animano l’ultima produzione di Crescent Moon. Ecco la nostra recensione di Morphite

  • Nome completo: Morphite
  • Piattaforme: PC, PlayStation 4, Xbox One, iOS, Android, Switch
  • Producer: Crescent Moon Games
  • Developer: Crescent Moon Games
  • Distribuzione: Digital
  • Data d’uscita: 20 Settembre 2017
  • Genere: Esplorazione, FPS
  • Versione Testata: Switch

Crescent Moon torna a stupirci con Morphite, una nuova produzione nata per dispositivi mobile e successivamente giunta anche su PC e console.

In un periodo nel quale abbondano i cloni dei grandi successi, anche Morphite rientra, purtroppo, in quelle produzioni boicottate dagli utenti per alcune analogie di fondo con dei corrispettivi ben più famosi. Morphite in questo caso è stato fin da subito etichettato dalla community come il clone sbiadito del fin troppo discusso No Man’s Sky di Hello Games, già di suo finito per diverso tempo in un vortice di polemiche asprissime.

Noi intanto vi diciamo che Morphite è ambizioso tanto quanto No Man’s Sky, ma attenzione a definirlo un clone, perchè il titolo di Crescent Moon ha un proprio cuore che pulsa vitalità e voglia di sorprendere il giocatore di turno con una contaminazione di generi perfettamente in simbiosi tra loro dall’inizio alla fine.

Una space opera

Morphite è una space opera delle più classiche, un viaggio che nei panni di Myrah Kale ci permetterà di eplorare in prima persona una galassia sconfinata quanto basta per soddisfare il nostro desiderio di scoperta. Balzando da un pianeta all’altro la nostra protagonista e il suo fido compagno robotico Kitcat viaggiano alla ricerca di un prezioso materiale dalle proprietà uniche chiamate Morphite. Fin da subito, con un suggerito voice over, il titolo di Crescent evidenzia fin da subito una forte personalità che lo differenzia da No Man’s Sky: c’è una trama che alimenta i nostri spostamenti, e viaggia con noi sullo sfondo senza invadere troppo il gameplay.



L’incipit della storia è molto semplice, e funge da ideale pretesto per spingerci ad esplorare i vari pianeti che popolano il sistema. Contrariamente al titolo di Hello Games per esempio i pianeti saranno suddivisi per principali e secondari: i primi sono già precostruiti e legati alla storia, mentre quelli secondari vengono generati in modo procedurale con ecosistemi e popolazioni che attingono da diverse variabili.

La vera sorpresa di Morphite subentra nel momento in cui il giocatore mette piede su questi pianeti: per quanto il gameplay ci veda inizialmente impegnati a classificare gli animali e le piante che li abitano, gli sviluppatori hanno ben pensato di rivitalizzare l’esplorazione introducendo piccoli enigmi e puzzle dal sapore platforming che richiamano alla mente la saga di Metroid Prime. La protagonista dispone di un discreto equipaggiamento che con l’avanzare del gioco potrà essere potenziato sfruttando i materiali e la valuta (i Chunks) ricavata dalla compravendita.

Nonostante una linearità di fondo, esplorare gli altri pianeti non dettati dalla storia si rivelerà utile per raccogliere risorse da scambiare con i vari mercanti che si trovano nei piccoli sistemi solari della mappa spaziale. Sostare nelle stazioni (anch’esse generate proceduralmente) è fondamentale se si vogliono potenziare i gadget a disposizione oppure la tuta della protagonista, indispensabile per visitare i pianeti troppo caldi o troppo freddi.

Questi elementi rendono Morphite molto piacevole da giocare, e la raccolta stessa dei materiali non richiede troppi sforzi, dato che alcune soste su altri pianeti diventeranno una necessità per risparmiare e ricaricare il carburante della propria navicella. In merito alla nostra importante compagna d’avventura, Crescent ha cercato di valorizzarla nel migliore dei modi permettendo di investire denaro nei potenziamenti degli scudi e le armi, poiché capiterà spesso di incrociare navi ostili. Sia chiaro, non parliamo di vere battaglie spaziali, sono scontri piuttosto guidati e molto semplici.

Gli amanti dell’azione probabilmente resteranno delusi, ma è comprensibile nell’ottica di quello che vuole essere Mrophite: un FPS d’atmosfera che privilegia l’esplorazione e la voglia di scoprire, con l’azione che esplode solo durante gli scontri con alcuni nemici, una variante dei classici boss di fine livello che richiederanno un po’ d’ingegno per essere sconfitti. I rimandi alla saga di Metroid Prime in Morphite abbondano, ma ben si armonizzano al contesto.

Comparto tecnico

Per sorvolare i limiti tecnici dei dispositivi mobile Crescent Moon ha adottato uno stile visivo molto minimale, ma assolutamente solido grazie alla colonna sonora “elettrica” che cita una fantascienza tipica degli anni ’70 e ’80, su tutti l’universo di Tron.

Luci al neon e colori naturali si alternano in base alla tipologia di pianeti che il giocatore visita, creando atmosfere sempre fresche che non stancheranno nel breve tempo il giocatore. Il nostro test per questa recensione è stato effettuato su una console Switch, e vista la tipologia di gioco crediamo sia la miglior piattaforma per provare l’esperienza di gioco Morphite, ma dobbiamo comunque segnalarvi qualche imperfezione tecnica.

In modalità dock il gioco potenzia la sua risoluzione, ma questo si riflette sulla solidità del framerate e il lag nell’imput dei comandi, molto meno preciso. In versione portatile il gioco viene ridimensionato a 720p garantendo un colpo d’occhio notevole, e un framerate molto più solido. Nel complesso, il nostro consiglio è di giocarlo in mobilità per godere di tutti i fattori positivi sopra elencati.



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