Dopo anni di beta GeForce Now arriva pubblicamente sul mercato con l’obiettivo di fronteggiare Google Stadia

GeForce Now, il servizio di cloud gaming realizzato da Nvidia, che da ormai diversi anni era in una fase di stallo, sospeso in una beta a lungo termine che sembrava quasi destare delle preoccupazioni sui piani dell’azienda, ha fatto finalmente il suo debutto sul mercato in versione finale.

Un progetto fallimentare? Assolutamente no, perché il risveglio da questo lungo torpore sembra sia stato quasi contestuale all’arrivo di altri servizi emergenti come Project XCloud di Microsoft, e soprattutto Google Stadia.

Lanciata lo scorso novembre sul mercato, la piattaforma di cloud gaming creata da Google non ha certamente fatto breccia nel cuore dei consumatori, in primo luogo per un parco titoli estremamente povero, ma più importante a destare preoccupazione e polemiche è stato il modello di business: abbonamento obbligatorio per l’accesso a Stadia in questa prima fase del lancio, e la necessità di acquistare i titoli presenti in catalogo.

Una barriera d’ingresso non proprio entusiasmante, penalizzata oltretutto dall’assenza di molte features assenti che Google tanto aveva promosso durante la primissima presentazione del servizio.

Sappiamo già che nel 2020 una versione gratuita del servizio esordirà sul mercato e permetterà a tutti gli utenti di accedere alla piattaforma da qualsiasi dispositivo con un semplice click, senza incorrere nella necessità di possedere l’abbonamento a Google Stadia Pro.

L’arrivo di GeForce Now cambierà tutto?

 

Cogliendo l’attimo, ovvero questo periodo di generale malessere nei confronti di Stadia, Nvidia ha deciso di far riemergere il suo servizio di cloud gaming da quell’abisso dimenticato a cui è stato relegato fino ad oggi. Un ritorno senza dubbio con stile, dato che GeForce Now è stato lanciato sul mercato adottando un preciso modello di vendita destinato a fare la felicità di molti utenti.

Innanzitutto GeForce Now non dispone di un proprio catalogo di titoli, bensì permette agli utenti di accedere alle loro librerie digitali presenti su Steam o Epic. L’utente deve inserire i propri dati di accesso e da li verrà rimandato immediatamente ai titoli presenti nel catalogo dei rispettivi store.

Questo è possibile perché Nvidia “presta” ai suoi utenti dei PC proprietari con prestazioni da top di gamma che trasmettono in streaming (via internet) il segnale dei giochi.

Analogamente a Stadia quindi, l’utente non deve fare altro che munirsi di un dispositivo su cui è disponibile l’applicazione di GeForce Now, ovvero smartphone, PC o Nvidia Shield TV.

Il grande punto di forza al momento di GeForce Now è proprio il suo modello di business, poiché permette di trasmettere in streaming i già citati giochi presenti nelle librerie degli utenti con profili Steam o Battle.net, client disponibili solitamente ai soli giocatori PC, ma che grazie al servizio di Nvidia adesso possono essere fruiti anche da coloro che non dispongono di hardware adatti a far girare i giochi acquistati.

Inoltre, all’indomani di un fallimento di GeForce Now, i giocatori non andranno a rimetterci sostanzialmente nulla, essendo dei videogiochi scaricabili per essere utilizzati fisicamente anche sui PC che supportano i client di Steam, Battle.net Uplay o Epic.

Nel caso di un fallimento di Stadia invece, gli utenti ovviamente dovranno salutare anche gli investimenti fatti nell’acquisto dei giochi, non utilizzabili poi in altro modo.

Come dicevamo, GeForce Now è arrivato in un momento chiaramente di debolezza da parte del suo concorrente più diretto, Nvidia ha infatti colto al balzo l’opportunità anche da un punto di vista dei costi di accessibilità al servizio, decisamente appetibili.

Il costo di GeForce Now

GeForce Now viene proposto in due varianti: un modello Free alla portata di tutti, e una versione in abbonamento detta Founders.

Founders: l’abbonamento ha un costo di 5,49 euro al mese e propone l’accesso prioritario, una durata delle sessioni estesa a 6 ore, e la possibilità di sfruttare i vantaggi delle nuove schede grafiche RTX. Per il periodo di lancio agli utenti viene offerta la possibilità di sottoscrivere gratuitamente i primi 90 giorni per testare le qualità del servizio.

Free: il piano free offre l’accesso standard, quindi non si avrà la possibilità di “saltare la coda” e sessioni dalla durata di 1 ora.

I sistemi compatibili con GeForce Now

Smartphone

Attualmente GeForce Now è disponibile come applicazione sui dispositivi smartphone Android con almeno 2 Gb di memoria RAM e un sistema operativo Android 5.0 (L) o successivi.

Nvidia SHIELD TV

GeForce Now è disponibile come applicazione pre-installata sul potentissimo set-top box Nvidia SHIELD TV, il quale garantisce la massima compatibilità con mouse e tastiera, il controller proprietario SHIELD e anche le periferiche aggiuntive quali Xbox Controller e Dualshock 4.

PC/Mac

L’applicazione di GeForce Now può essere scaricata anche su PC e Mac, cliccando a questo link.

I requisti di rete per utilizzare GeForce Now

Per eseguire lo streaming dei giochi proposto da GeForce Now è ovviamente necessario un requisito essenziale: disporre di una connessione alla rete internet.

In questo caso il servizio richiede almeno 15 Mbps per proporre una qualità dei giochi a 720p a 60 fps, e 25 Mbps per una qualità massima raggiungibile che corrisponde a 1080p a 60 fps.  È necessario utilizzare una connessione Ethernet cablata o un router wireless a 5 GHz.

E’ importante precisare che a differenza di Stadia, al momento il servizio non propone la risoluzione 4K, che sulla piattaforma di Google è riservata agli utenti con abbonamento a Stadia Pro.

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