Un mondo fiabesco tutto da vivere. Ecco la nostra recensione di AER Memories of Old

  • Nome completo: AER Memories of Old
  • Piattaforme: PC, PlayStation 4, Xbox ONE
  • Producer: Forgotten Key
  • Developer: Forgotten Key
  • Distribuzione: Digitale
  • Data D’uscita: 25 Ottobre
  • Genere: Avventura
  • Versione Testata: PC

Qual è il motivo per il quale avete iniziato a giocare ai videogiochi? La maggior parte di noi ha iniziato per la necessità di conoscere una storia, percorrere le gesta di un eroe o mettersi alla prova in battaglie virtuali per affermarsi in un contesto competitivo. Oggi di fatto le case produttrici di videogiochi si adattano un po’ alla richiesta di mercato e ci troviamo videogiochi molto realistici, magari con una buona trama, ricchi di elementi e personaggi in cui rivederci e capaci di rappresentarci. Ma abbiamo davvero bisogno di tutto ciò?

Nella storia dei videogiochi, in particolar modo molti anni addietro, ne abbiamo trovati molti capaci di emozionare pur non avendo caratteristiche tecniche e grafiche paragonabili a quelle dei tempi d’oggi. Magari erano poco dettagliati e distinguevamo le figure attraverso dei poligoni poco chiari, eppure hanno lasciato un segno indelebile negli animi di chi li ha giocati.

Quello che sto cercando di dire è che un’idea di spessore può essere realizzata e rappresentata anche in modo semplice. Questo è quello che hanno fatto ancora una volta gli sviluppatori di casa Deadalic Entertainment, che ultimamente ho imparato ad apprezzare grazie a The Pillars of the Heart che se ben ricordate ho recensito positivamente forse anche troppo, condizionato dal magnifico legame tra storyelling e grafica che erano riusciti a ricreare.

Un viaggio per la mente

Oggi ci troviamo davanti un titolo che segue un po’ la linea di Journey di Thatgamecompany e del suo nuovo titolo in uscita Sky, ma se vogliamo dire anche di Fumito Ueda con The Last Guardian e Shadows of the Colossus.

Il titolo in questione come è AER: Memories of Old della casa Svedese Forgotten Key in collaborazione con la sopracitata Deadalic.

Vestiremo i panni di Auk, una ragazza che si ritroverà in mondo, La Terra delle Divinità che un tempo prima della quasi totale distruzione era una terra rigogliosa. Dovrà trovare il modo per porre rimedio a questa catastrofe cercando indizi con l’aiuto di una magica lanterna chiamata Luce di Karah risvegliata tra le sue mani dopo secoli di inattività.

Ci ritroveremo quindi in questo mondo fiabesco completamente esplorabile in cui muoverci grazie al potere di Auk che è quello di trasformarsi in Uccello. Il tutto si svolgerà nei cieli con lo scopo di visitare tutte le isole fluttuanti cercando indizi come tavolette luminose e pergamene antiche e aprire le porte dei templi addentrandosi in doungeon con ambientazione caratteristiche e per farlo sarete costretti ad utilizzare un minimo il vostro cervello ingegnandovi per risolvere gli enigmi che vi si porranno davanti, così da ricevere la chiave necessaria ad aprire il passaggio. Non vi dico altro per non rovinarvi l’effetto sorpresa poiché sta a voi scoprire il resto.

L’esplorazione e l’effetto stupore sono alla base del titolo, infatti sono stato completamente rapito dall’ambientazione e dal mondo di gioco con una grafica molto piacevole alla vista, ricca di dettagli ma preservando la chiave minimal e low-fi che lo contraddistingue. Potremo esplorare sia a piedi che in volo grazie all’abilità di cui vi ho già parlato che è quella di trasformarsi in volatile. Questo è un indie leggero capace di farvi sognare senza troppe pretese. Infatti non avremo troppo da fare se non visitare questo mondo, scoprire posti nuovi e risolvere dei piccoli puzzle game nei dungeon.

Qui non avremo possibilità di morire perché di fatto non ci sarà nessun tipo di combattimento e nessun nemico…

Ecco scommetto che in questo punto starete per chiudere l’articolo, e invece vi consiglio di non farlo perché è proprio qui che volevo arrivare. Seppure non vi siano combattimenti e scontri con le magnifiche creature dai tratti particolari che incontreremo, il gioco riesce comunque a tenere incollati i giocatori allo schermo.

Se lo scopo del gioco era rilassare e far compiere viaggi alla nostra mente come fosse una sostanza stupefacente, con me ci sono riusciti alla grande!

Sono sicuro che anche a voi capiterà di accorgervi che sarete rimasti per molto tempo a non far nulla ma semplicemente ad osservare il panorama contornato dalle musiche che seppure non sono delle più varie si adatteranno perfettamente al contesto in cui vi troverete e saranno di estrema importanza per l’esperienza di gioco. La strada da percorrere non sarà mai chiara a causa dell’assenza di un’interfaccia che ve la indichi, di conseguenza sarete costretti a trovarla con le vostre forse osservando e guardandovi in giro.

Non vi nascondo che questo titolo può essere amato ed apprezzato da chi non ha troppe pretese di azione ma che cerca coinvolgimento puro dello spirito piuttosto che delle dita sui tasti della propria tastiera.

Comparto tecnico

Da un punto di vista tecnico non ho trovato particolari difetti, il comparto grafico e audio sono in perfetta sintonia e di ottima qualità. La gestione dei colori, delle luci e delle ombre riescono a creare sempre l’atmosfera perfetta. Spero solamente che con una patch gli sviluppatori risolvano la pessima gestione della telecamera includendo un’opzione per allineare automaticamente la visuale in senso di marcia, dato che il più delle volte mi sono trovato costretto ad utilizzare il tasto shift per indirizzare l’inquadratura.


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