Arriva la rete unica Fibercop

Il progetto sulla rete unica nazionale super veloce sembra finalmente vedere la luce in fondo al tunnel dopo anni di discussioni, polemiche e mancati accordi strategici ma soprattutto nel tentativo di evitare che TIM, ex monopolista, diventasse praticamente unico gestore anche della rete ultrabroadband italiana che si attende con ansia.

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Il progetto rete unica si chiamerà FiberCop e consisterà sostanzialmente in un’unica grande società a cui potranno prendere parte tutti gli operatori telefonici a condizioni vantaggiose e in cui ognuno potrà fare la sua parte nella gestione della rete.

Ad oggi nel progetto FiberCop fanno parte già Fastweb, Kkr e Cassa Depositi e Prestiti oltre ovviamente alla stessa TIM che manterrebbe comunque una posizione decisiva nella nuova azienda anche perché porterebbe la propria rete secondaria in fibra già realizzata ma in FiberCop entrerà quasi certamente anche la stessa Open Fiber che più di tutti temeva in un nuovo monopolio da parte di TIM.

Dall’incontro che si é svolto in Parlamento tra le forze politiche di maggioranza e i piani alti di TIM, in attesa del cda dell’azienda fissato per il 31 agosto 2020, si sono delineate le linee guida che sembrano mettere d’accordo un pò tutti ma non finisce qui.

In FiberCop entrerà a far parte anche Tiscali con cui TIM ha stipulato un memorandum of understanding per definire i termini di una partnership strategica che ha per oggetto lo sviluppo del mercato ultra-broadband attraverso la partecipazione commerciale di Tiscali al progetto di co-investimento, il veicolo di nuova costituzione, in cui sono previsti il trasferimento della rete secondaria di Tim, la partecipazione del fondo Kkr Infrastructure, e le attività in essere in FlashFiber, la joint-venture tra Tim e Fastweb.

L’accordo tra TIM e Tiscali permetterà quindi all’operatore sardo di migrare progressivamente tutti i propri clienti verso la rete unica ultrabroadband FiberCop e successivamente procedere all’attivazione di nuovi contratti direttamente sulla nuova rete unica nazionale il tutto con un notevole risparmio economica nella gestione delle infrastrutture di rete.

Al progetto Fibercop potrebbe ovviamente essere interessata anche iliad, da tempo infatti il quarto operatore mobile intende lanciarsi presto o tardi anche nella telefonia fissa italiana proprio già accade in Francia con Free Mobile e per l’Italia esiste già l’accordo con Open Fiber per la rete in fibra ottica, anche se al momento é ancora tutto da confermare e sembra che nell’incontro avvenuto con il governo di iliad non vi sia alcuna traccia.

L’obiettivo è realizzare una rete secondaria in fibra nelle aree nere e grigie per un totale di circa 1.600 città coperte e fornire accesso al rame nelle aree non raggiunte dall’Ftth (fiber to the home), parzialmente si adotterà anche la tecnologia Fwa (Fixed wireless access) che garantisca quindi un accesso anche in aree difficili da raggiungere per fibra.

Che ne pensate di questa soluzione?

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