Coronavirus e 5G in Cina

Il coronavirus proveniente dalla Cina preoccupa questo é un dato di fatto ma al netto di fake news e facili allarmismi come purtroppo spesso accade in questi casi, in Cina stanno affrontando la situazione in maniera corretta ma soprattutto stanno lavorando cercando al più presto una cura e lo stanno facendo in maniera molto tempestiva anche grazie alle nuove tecnologie e in modo particolare al 5G, come raccontato pochi minuti fa da UpGo.news.

In Cina la quinta generazione é attiva e funzionante già da anni, da noi se tutto va come deve si partirà in maniera capillare non prima del 2022, ma é da esempio come in Cina nella cittadina di Wuhan, da dove il virus é partito, stanno utilizzando le enormi potenzialità del 5G per far fronte all’emergenza.

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Coronavirus e 5G in Cina

Nei giorni scorsi é stata effettuata la prima diagnosi per un infezione da coronavirus in modalità remota grazie al 5G, grazie al colosso Zte e China Telecom uniti insieme all’Ospedale della Cina Occidentale e il Centro clinico di salute pubblica dell’Università del Sichuan in un progetto messo su in maniera super rapida ed efficiente come da miglior tradizione cinese.

Nei giorni scorsi sono state realizzate e connesse in 5G sale conferenze, stazioni base interne per diagnosi e trattamenti medici sui pazienti. Il tutto circola e funziona in maniera molto più che rapida, praticamente in tempo reale grazie alla elevata velocità di connessione unita ad una latenza bassissima, quasi inesistente.

Il progetto però non si ferma qui ed é ancora work in progress e sarà potenziato nelle prossime settimane con l’intenzione di creare un vero e proprio ecosistema medico e sanitario in tempo reale per lo scambio di tutte le informazioni, studi e diagnosi per monitorare e affrontare l’emergenza.

Nell’immediato futuro, Zte metterà in pratica consultazioni video sempre in tempo reale con il team di soccorso di Wuhan sempre con il 5G in modo che i pazienti più critici abbiano non solo tutta l’assistenza sanitaria fisica ma anche in remoto ma in tempo reale per avere diagnosi e trattamenti specifici e mirati.

In Cina quindi le nuove tecnologie dimostrano e dimostreranno che se utilizzate in maniera corretta e intelligente salvano delle vite ma non c’é finora nulla che possa far pensare al contrario, basterebbe solo non creare allarmismi non solo sulla malattia ma anche verso le nuove tecnologie e loro innumerevoli applicazioni.

Il 5G accorcerà ancora di più le distanze proprio come sta avvenendo ed avverrà nei prossimi mesi in Cina.

L’impatto del coronavirus sulle vendite

Dopo gli aspetti positivi ma anche confortanti sull’efficacia delle prestazioni in 5G, l’espansione del coronavirus rischia però di frenare le vendite di dispositivi predisposti al 5G nel resto del mondo.

Secondo gli analisti più accreditati, é un ipotesi da tenere largamente in considerazione e cercare di tenersi pronti a tale evenienza.

Negli ultimi mesi ma già dal 2018 e 2019 la vendita di dispositivi compatibili con la tecnologia 5G lanciati da Huawei e Samsung hanno visto un’impennata senza precedenti.

Ma anche Xiaomi e LG sono già tra gli altri protagonisti di quello che si prefigura essere già un nuovo mercato, appetibile da più competitor ma i recenti timori legati all’espansione del coronavirus, stanno attualmente limitando il commercio in alcune parti della Cina e questo potrebbe causare un rallentamento dell’offerta e della domanda di 5G in Asia o in tutto il mondo durante la prima metà del 2020.

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